Wednesday, October 7, 2009

Theatre of War

© Richard Mosse

L'ultimo numero di Visura Magazine presenta un nuovo video di Richard Mosse, dal titolo Theatre of War. Realizzato in Iraq all'interno del palazzo di uno dei figli di Saddam Hussein, mostra piccoli gruppi di soldati americani tra le rovine della reggia, una sequenza di tele in movimento carica di suggestioni prese dalla storia della pittura. Ampi totali o lentissimi movimenti di macchina intensificano il minimo gesto fatto dalle piccole figure dei soldati, creando una sorta di 'fotografia animata', la perfetta trasposizione in video dello stile fotografico di Mosse.

© Richard Mosse

Il suo video mi ha ricordato il documentario di Werner Herzog Lessons of Darkness del 1992, dove filmò le devastazioni della prima Guerra del Golfo come il deserto in fiamme di un pianeta lontano, mai menzionando il Kuwait o anche il Pianeta Terra stesso. La prevalenza di inquadrature fisse o di riprese aeree, il leggero slow motion e la persistenza delle immagini data da un montaggio dal ritmo molto lento fanno sì che lo speattore continui a guardare e a riguardare le immagini che ha di fronte, a insistere su di esse. L'immagine diventa così la 'casa' che ospita innumerevoli grandi e piccoli eventi di cui noi testimoniamo l'accadere dentro di essa, piuttosto che essere percepita (o realizzata) come un blocco unico da consumare in pochi secondi per poter passare a quella successiva.

Proprio come accade in fotografia, in fondo.

Film still from Lessons of Darkness, Werner Herzog, 1992

The last issue of Visura Magazine features a new video by photographer and video artist Richard Mosse, Theatre of War. Shot in Iraq inside the palace of one of Saddam Hussein's son, it shows little groups of US soldiers among the ruins of the palace, a sequence of moving canvas "redolent of classical history painting". Steady wide shots or ultra slow pans enhance any little gesture made by the tiny figures of the soldiers, and the result is some kind of 'photography in motion', the perfect transposition of Mosse's photographic language into moving image.

His video reminded me of Werner Herzog's 1992 documentary Lessons of Darkness, where he filmed the aftermath of the first Gulf War like the burning desert of a distant planet, never mentioning the Kuwaiti country or even the planet Earth. The predominance of steady or aerial shots, the slight slow motion of the whole documentary and the persistence of the images due to the slow-paced editing make so that the viewer has to actually keep on watching the images in front of him or her. The image then becomes like a 'house' hosting countless small or big events that we witness happening 'inside' it, it's not just a whole that we consume in a few seconds so we can move to the next one.

Just like photography can be.


Lessons of Darkness, Werner Herzog, 1992

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