Wednesday, April 30, 2008

Paesaggi umani

Arno Rafael Minkkinen, Self-portrait with Maija-Käärina, Sysmä, Finland, 1992.

Finalmente arriva in Italia Saga, la mostra antologica che ripercorre gli ultimi 35 anni di carriera di Arno Rafael Minkkinen, che sarà in mostra al Palazzo dei Principi di Correggio per tutto il mese di maggio, all’interno degli eventi della Settimana della Fotografia Europea promossa dalla città di Reggio Emilia.
È davvero un’occasione per vedere il lavoro di un autore che personalmente considero tra i più significativi della fotografia contemporanea, e al tempo stesso tra i meno menzionati e considerati nella blogosfera fotografica.
Il libro che raccoglie le immagini della mostra è un oggetto davvero interessante, io tempo fa ne ho acquistato l’edizione limitata con una stampa ai sali d’argento dell'immagine qui sopra, vi assicuro che già guardare sul muro un 11”x 14” è un piacere, figuriamoci un centinaio di stampe di grande formato…

Saga, the anthological exhibition of the last 35 years of the work by Arno Rafael Minkkinen, finally comes to Italy. It will be on show for the whole month of May at Palazzo dei Principi in Correggio, as part of the events of the Week of the European Photography promoted by the town of Reggio Emilia.
It is quite an occasion to see the work of an author I personally consider one of the most important among contemporary photographers, and one of the least mentioned and considered within the photographic blogosphere.
The book collecting the images of the exhibition is a very interesting object, I bought the limited edition with a silver gelatin print of the image here above and I can assure you that a 11”x14” print is already a pleasure to see, imagine a hundred murals…


Arno Rafael Minkkinen, Self-portrait, Fosters Pond Millennium, 2000.

Read More...

Tuesday, April 29, 2008

Confidenze

© Anya Jasbär

Daniel Augschöll
ci ha scritto per segnalarci il sito We Love Hot Waffles, che contiene rispettivamente il suo lavoro fotografico e quello di Anya Jasbär. Hanno in comune un sensazione di diario personale e di malinconia, con diverse immagini interessanti, paesaggi interiori che sarebbero perfette insieme al suono di una chitarra acustica.
Provate con questo (sperando che gli autori non disprezzeranno!).

Daniel Augschöll wrote to us about the website We Love Hot Waffles, where he and Anya Jasbär show their respective work. They share a common feeling of intimate diary and melancholy, and they both have interesting images of inner landscapes that could be really enjoyed with some sweet acoustic music.
Try with this (hope the authors won’t despise it!).

© Daniel Augschöll

Read More...

Vita impagliata

© Stefano Graziani

“Questo lavoro è costruito attorno all'idea di tassonomia - cioè di classificazione - del visibile, come carattere strutturale della fotografia fin dalla sua comparsa. L'idea di serie, sequenza e ripetizione, presente nel dibattito e nello sviluppo della fotografia contemporanea dagli anni ‘70 è uno degli aspetti fondamentali che attraversano questo progetto. Mi sono chiesto se fosse possibile alludere ad un pensiero eludendo la verosimiglianza della fotografia.

[…]

Il sistema di nominazione fondato da Linneo è lo strumento attualmente usato per individuare univocamente un organismo. La nominazione linneana ha offerto uno strumento fondamentale al sapere e allo stesso tempo ha posto le basi per l'innesco di un processo di omologazione tuttora in atto”.

Queste sono le parole con cui Stefano Graziani descrive il suo lavoro Taxonomies. Dovrebbe unirsi a Harri Kallio, sarebbero una grande squadra. Il lavoro di uno è sugli strumenti per classificare ogni tipo di specie vivente, mentre quello dell’altro è dedicato ad un animale che è stato cancellato dalla faccia della terra così in fretta che non è stato neanche studiato a sufficienza dall’uomo che ne ha provocato l’estinzione…

© Stefano Graziani

“This work is built around the idea of the taxonomy – the classification – of the visible, as the structural quality of photography since its origin. The idea of series, sequences and repetition, present in the debate and in the development of contemporary photography since the 1970s, is one of the fundamental aspects running through this project. I asked myself whether it would be possible to refer to a thought eluding the verisimilitude of photography.

[…]

The nomenclature system founded by Linneaus is the one actually in use to univoquely identify an organism. The Linnaean nomenclature offered a crucial instrument to man’s knowledge and at the same time set the basis for the beginning of a process of omologation that is still in act today”.

These are the words used by Stefano Graziani to describe his work
Taxonomies. He should team up with Harri Kallio, they would make a great team: one’s work is about the instrument to classify any kind of living species, while the other is about a living creature who was erased so soon from the face of the earth it wasn’t even studied properly by the man who caused its extinction…


© Stefano Graziani

Read More...

Monday, April 28, 2008

Studi di paesaggio

Marco Zanta, Birmingham, 2004.

Marco Zanta è un fotografo italiano che lavora principalmente sul paesaggio urbano e industriale, che spesso mostrano affascinanti luoghi deserti dove risalta la sovrapposizione degli strati visivamente e storicamente eterogenei che compongono i luoghi delle città.
Residence Belvedere è un suo lavoro dedicato all’edilizia abitativa della città di Reggio Emilia, che è stato in mostra all’interno dell’interessantissima Settimana della Fotografia Europea della città emiliana nel 2006.
Zanta è anche insegnante di fotografia e da due anni organizza insieme ad alcuni istituti del Nord Italia dei laboratori di fotografia di cui vengono riportate su un blog le lezioni, gli incontri con autori e i lavori degli studenti, ognuno dei quali crea a sua volta un suo blog con le immagini realizzate durante il laboratorio. Si crea così un’interessantissima mappa a cerchi concentrici, i cui frutti si possono chiaramente vedere dal blog del laboratorio dell’anno scorso, “aggregazioni giovanili nelle aree post-industriali”. Buona esplorazione.

Marco Zanta is an Italian photographer whose work mainly focuses on urban and industrial landscape, often showing strange deserted places where one of the main element is the overlap of the visually and historically heterogeneous layers that compose the urban spaces.
Residence Belvedere is a work devoted to the housing landscape of the town of Reggio Emilia and it was exhibited inside the quite interesting Week of European Photography, promoted by Reggio Emilia itself, in 2006.
Zanta is also a professor of photography and he has been organizing in the last two years a photography workshop together with some institutes and schools of Northern Italy. Lessons are chronicled on a blog, as well as lectures by authors and the progression of the students’work, who at their turn create their own blogs to display their images extensively. The result is an interesting map of concentric circles, and one example is the blog from last year’s workshop, called “juvenile aggregation in post-industrial areas”.
Enjoy the visit.

Marco Zanta, Reggio Emilia, 2005.

Read More...

Sunday, April 27, 2008

Oceano geometrico

© Fabiano Busdraghi

© Fabiano Busdraghi

© Fabiano Busdraghi

Infinite Palaces and Buildings è il titolo di un progetto di Fabiano Busdraghi, autore anche del blog Camera Obscura. Architetture sconfinate, frutto della composizione/moltiplicazione digitale che trasforma le facciate dei palazzi in una distesa senza misura di finestre e reticoli, un mare di ripetizioni geometriche dove l’infinita varietà dei dettagli si compone nella griglia assoluta: perdendo il senso della dimensione che si dissolve all’infinito, forse ci avviciniamo all’idea astratta (e inquietante) di coloro che hanno immaginato un luogo dove abitare come un semplice elemento intercambiabile, identico in tutto e per tutto alle centinaia con cui compone un ‘edificio’.

Infinite Palaces and Buildings is the name of a photographic project by Fabiano Busdraghi, an Italian photographer also author of the blog Camera Obscura. Endless architecture, fruit of the digital composition and multiplication that transform the façades of the buildings in a sweep without measure of gratings of windows; a sea of geometrical repetitions where the innumerable details merge in an absolute grid: maybe, by losing the sense of dimension towards the infinite, we can get closer to the abstract (and disturbing) idea of those who imagined a place to live as a simple interchangeable element, identical to any among the several hundreds that compose what is called ‘a building’.

© Fabiano Busdraghi

Read More...

Sunday, April 20, 2008

Less is more

© Edgar Martins

Astrazione e materia fisica coesistono in modo davvero affascinante nei lavori del fotografo portoghese Edgar Martins: boschi avvolti nel fumo di incendi, spiagge immerse nella notte, tanti capitoli di una ricerca dedicata all’esplorazione dei limiti e delle possibilità della visione stessa, illusionismo fatto di ‘realtà’.
Qui immagini in un formato di visione leggermente più grande.

Abstraction and physical matter live together in the work of Portuguese photographer Edgar Martins: woods wrapped by the smoke of fires, nighttime beaches, the many chapters of an exploration inside the boundaries and the possibilities of the vision, an illusionism made of ‘reality’.
Some images in a slightly larger format here.

© Edgar Martins

Read More...

Tempo e luogo

© Andrew Phelps

Le immagini di Andrew Phelps hanno spesso a che fare con il passato e le sue manifestazioni più o meno disordinate tra le righe degli spazi del presente, quasi a fare una rappresentazione del loro dialogo (o conflitto): una città che ne mangia via un’altra, vecchie scenografie che non ci fanno capire dove siamo, i cow-boys che non arrivano dove crediamo di trovarli.

“Raramente un paesaggio ci si presenta nel modo in cui abbiamo imparato a riconoscerlo o a immaginarlo”.

P.S. Sia il sito di Phelps che quello di Edgar Martins qui sopra presentano le immagini in un formato così piccolo che quasi non si riescono a vedere: che sia un messaggio? Lascia stare le riproduzioni digitali, guarda i libri, guarda le mostre, get real?
Capiamo e condividiamo, anche se avremmo gradito un assaggio più saporito dei loro lavori.


The images by Andrew Phelps often deal with the past and its more or less confused manifestations inside the spaces of the present time, as if he would represent their dialogue (or their conflict): a town eating away another one, old set decorations not letting us realize where we really are, cow-boys not coming where we would expect to see them.

“The Landscape, as we have come to recognize and expect it, is seldom seen.“


P.S. Both Phelps’website and the one by Edgar Martins above show the images in a format so small you can hardly watch them: is this a message? Leave the jpeg reproductions, watch the books, go to exhibitions,
get real?
We agree and understand, even if a more consistent taste of their work would have been appreciated.


© Andrew Phelps

Read More...

Friday, April 18, 2008

Antichi tesori

Hippolyte Bayard, Plastercast statuette. Album (mounted on paper), direct positive, 1840.

Fate un viaggio nel passato esplorando l’archivio olandese Early Photography 1839-1860, una collezione di circa 4000 immagini dell’era “protofotografica” realizzata dal Rijksmuseum di Amsterdam insieme a circa trenta tra musei e fondazioni.

Maull & Polyblank, Portrait of Professor Richard Owen. Albumen print from wet collodion on glass negative, 1856.

Travel back in time exploring the Dutch archive Early Photography 1839-1860, a collection of approximately 4000 images from the protophotographic era, created by the Rijksmuseum of Amsterdam together with many other museums and foundations.

Anonymous, View of a white house, United States of America. Daguerreotype, Encased, 1850 – 1855.

Read More...

Thursday, April 17, 2008

Notti australiane

Mark Kimber, Sun Picture #56.

Mark Kimber
, fotografo australiano e membro della SA School of Art, University of South Australia, ci ha scritto per segnalarci il suo sito, che riportiamo volentieri. Il suo lavoro è composto da diversi progetti, da paesaggi notturni e spazi urbani svuotati a diverse variazioni su temi metafotografici.

Australian photographer (and staff member of SA School of Art, University of South Australia) Mark Kimber wrote to us to point out his photographic website, which we report here with pleasure. It contains several bodies of works, from night photography and empty urban landscapes to different variations around metaphotographic issues.

Mark Kimber, Moonrise #54.

Read More...

Paesaggio trasformato

© Vittore Fossati

Linea veloce Bologna-Milano 2006/2007 è il titolo di un’iniziativa promossa da Linea di confine – Per la fotografia contemporanea che vede coinvolti due fotografi chiamati ad affrontare le trasformazioni del paesaggio del Nord Italia lungo la costruzione della ferrovia ad alta velocità/alta capacità sul tracciato Bologna-Milano: il fotografo e architetto olandese Bas Princen (altre immagini qui) e l’italiano Vittore Fossati (altre immagini qui). Dal 4 maggio al 8 giugno 2008 verranno esposte le opere dei due autori più il lavoro realizzato nel corso di un workshop con Bas Princen.

© Bas Princen

Linea veloce Bologna-Milano 2006/2007 is the name of the photographic project promoted by Linea di confine – Per la fotografia contemporanea that involved two photographers in exploring the transformations of the landscape of Northern Italy along the construction of the Bologna-Milan high velocity railway: Dutch photographer and architect Bas Princen (more images here) and Italian photographer Vittore Fossati (more images here). Their work will be on display from May 4 through June 8 together with the work produced by the students of a workshop with Bas Princen.

Read More...

All'ombra del Colosseo

Abelardo Morell, Camera Obscura Image of the Coliseum.

La galleria d’arte Valentina Moncada presenta in queste settimane la prima mostra di Abelardo Morell a Roma, con opere tratte dalle sue serie Camera Obscura e Books.

Art gallery Valentina Moncada hosts in these weeks the first exhibition of Abelardo Morell in Rome, presenting works from his series
Camera Obscura and Books.

Abelardo Morell, Book: The Coliseum by Piranesi #1.

Read More...

Monday, April 14, 2008

Una punta di narcisismo

Emily V. Clarkson, Focusing.

Qualche riga veloce per riemergere da giorni di assenza, presi dal lavoro al punto da trascurare come mai avremmo voluto il nostro povero Hippolyte: grazie a Mrs Deane per averci menzionati in una lista di ‘dieci blog fotografici che forse non sono ancora su tutti i blogroll’, per usare le loro parole.
Ma soprattutto grazie per il loro lavoro, fonte di ispirazione e di scoperte.
Per quanto riguarda noi, saremo di nuovo al lavoro sul blog quanto prima, non temete!

A presto!


A few quick words to reemerge after missing for many days, so busy with our work to forget our poor Hippolyte as we would never have wanted to do: a big thanks to Mrs Deane for having mentioned us in a list of ‘ten blogs that might not be on everyone’s blogroll already’, to quote their own words.
But most of all, thanks to them for their work, a source of inspiration and discoveries.
As for ourselves, we’ll be back to work on the blog really soon, do not fear!

See you all!

Read More...