Monday, July 27, 2009

Magic postcards

© Andréas Lang

Andréas Lang è autore di illustrazioni fotografiche che mostrano luoghi da un mondo quasi fiabesco, immagini che portano nomi familiari ma che sono popolate da ombre e presenze invisibili. Molte volte questi luoghi sono dipinti in modo molto affascinante, altre volte resta la sensazione che siano solo ricoperti da una specie di polvere magica e che possiamo ancora riconoscerli (almeno questo è quello che penso guardando ad esempio la Bocca della Verità di Roma, ma forse è solo perché ci vivo, chissà), luoghi conosciuti ma rivestiti di un qualche 'effetto mistero'.
I suoi lavori recenti a colori in Medio Oriente e a Madrid sembrano però avere un carattere più essenziale, muovendosi tra il 'topografico' e il concettuale.

© Andréas Lang

Andréas Lang makes photographic illustrations that show us places from a fantasy world, carrying the same names of places familiar to us, but filled with magic presences and lurking shadows. Sometimes his 'brush' paints the surface of the images in a really beautiful way, re-inventing the places he photographs, other times there is somehow the feeling that the place is just covered with some magic powder, but still we can recognize it (or at least that's what for example Rome's Mouth of Truth makes me feel - but maybe it's me, after all it's the city where I live), just a normal place covered with some glowing 'mistery effect'.
His most recent color works in the Middle East and in Madrid seem to be heading towards a more essential approach, shifting from 'topographic' to conceptual.

© Andréas Lang

Read More...

Saturday, July 25, 2009

Periurban world

© Michael de Kooter

Michael de Kooter mi ha scritto per segnalarmi il suo libro Périphérique, un'indagine fotografica della periferia di Losanna, in Svizzera. Le sue immagini mostrano una sorta di terra di mezzo dove natura ed espansione urbana si guardano come due sconosciuti capitati uno di fronte all'altro, uno spazio sospeso senza alcuna identità precisa, una coesistenza forzata e affrettata di terra e cemento, metallo e vegetazione, plastica e acqua.

© Michael de Kooter

Michael de Kooter wrote me regarding his new self-published book, Périphérique, a photographic investigation of the outskirts of Lausanne, Switzerland. His images show some kind of in-between land, where nature and urban expansion stare at each other like two strangers just getting acquainted, a suspended space with no specific identity, a forced and rushed cohabitation of soil and concrete, steel and vegetation, water and plastic.

© Michael de Kooter

Read More...

Wednesday, July 15, 2009

Watch out

© RJ Shaughnessy

Recinzioni abbattute, segni lasciati su muri di cemento, pali stradali piegati su sé stessi, il lampo di un flash che illumina quello che resta di un attimo di distrazione, un bicchiere di troppo, una telefonata nel momento sbagliato. Le tracce di un incidente (o così almeno possiamo immaginare) maldestro, oppure drammatico o chissà cos’altro sono la sola cosa che ci è dato di vedere nell’ultimo libro di RJ Shaughnessy, Your Golden Opportunity is Comeing Very Soon. Un’altra variazione nella scia di Evidence di Sultan e Mandel, un altro esempio di fotografia che mostra l’assenza, o tutt’al più i resti di un qualcosa, questa volta giocando sul contrasto tra il titolo fin troppo ottimista, l’aridità e il vuoto presenti nelle sue immagini e il luogo, Los Angeles, che ci lasciano con l’immediata equazione nutrita da un immaginario fatto di vita tutta in avanti e con il dubbio se questa vita a volte non porti che a sbattere contro un muro. Oppure è qualcos’altro? Difficile dirlo, il libro non offre parole che introducano le fotografie, eccetto il suo titolo e le asettiche didascalie puramente geografiche.
Il precedente libro di Shaughnessy, Deathcamp, era un flusso grezzo di vita quotidiana dentro a una casa abitata da un grupppo di ragazzi, una sorta di diario intimo dallo stile molto diretto, dove la presenza umana era essenziale e quasi onnipresente. Curioso come sia poi passato a un lavoro tutto basato sull’assenza di questa presenza umana, dove restano solo i segni lasciati da questi esseri umani sulle strade che hanno attraversato, una memoria fisica custodita da luoghi silenziosi.

© RJ Shaughnessy

Broken fences, marks on concrete walls, bent street poles, a flash light showing what remains of a moment of distraction, one drink too much, a phone call in the wrong moment. The traces of clumsy, maybe dramatic or whatever else car accidents (we might assume) are the only thing we are allowed to see in RJ Shaughnessy’s last book, Your Golden Opportunity is Comeing Very Soon. One more twist in the trail of Sultan and Mandel’s Evidence, one further example of photography showing the absence or the remnants of something, this time playing on the contrast between the far too much optimistic title, the dryness and emptiness of the images and the location, Los Angeles, leaving us to make the equation using all the clichés of a life going full throttle and how this can lead sometimes only against a wall. Or is it something else? Hard to say, since the book is deprived of any word that could introduce the images, except the title and the rather non-explicative geographic captions of the images. Shaughnessy’s previous book, Deathcamp, was a flow of raw daily life inside a house full of young people sharing space, having fun, living life, some kind of in-your-face personal diary where the human presence was essential and almost all-present. Curious how he moved to a work based on the absence of all human elements, except for the scars that humans left on the streets they crossed, a physical memory held by silent places.

© RJ Shaughnessy

Read More...

Tuesday, July 14, 2009

Painting reality

© Richard Mosse

È una fase di aggiornamento incostante del blog, e spero finirà presto. Nel frattempo, una segnalazione doverosa di uno splendido autore, conosciuto da molti ma forse ancora ignoto a tanti altri: per tutti quelli che cercano qualcos'altro al di là di Simon Norfolk, ecco per voi Richard Mosse, un altro pittore dell'attualità, un'altra versione contemporanea di quei reporter di un secolo fa che se ne andavano in giro con il blocco per disegnare, costretti a fondere diversi momenti e diverse sensazioni in singole immagini, sempre più lenti di ciò che accadeva davanti ai loro occhi.

Perché fare centinaia di immagini quando spesso ne bastano una manciata?

Ecco una buona risposta.

© Richard Mosse

It is a time of inconstant posting, and hopefully it will end soon. In the meantime, a solid mention for an extremely interesting image maker, known and appreciated by many but maybe still unknown for lots of other people: for all those who look for something else beyond Simon Norfolk, here's Richard Mosse, another painter of the world of news, another contemporary version of what could have been a drawing reporter with his scratchbook a hundred years ago, forced to merge different moments and impressions into single images, always slower than what was happening in front of him.

Why make hundreds of images when sometimes a handful is more than enough?

Here's one good answer.

© Richard Mosse

Read More...

Wednesday, July 8, 2009

Alungaesposizione


La galleria e centro culturale La Fabbrica del Vapore ospiterà dal 8 al 24 luglio (inaugurazione l'8 luglio alle 18.30) la mostra collettiva Alungaesposizione - Spazi pubblici e privati nella fotografia (un progetto a cura di Associazione Serra e Polifemo), un'indagine collettiva sulle diverse nature che caratterizzano i molteplici spazi in cui viviamo. Ecco la lista dei fotografi:

Roberto Apa
Marco Dapino
Raffaella Gentile
Alessandro Imbriaco e Fabio Severo (suona familiare?)
Gabriele Rossi
Antonio Zambardino

Siete i benvenuti!

Milan gallery and factory La Fabbrica del Vapore will host from July 8 to July 24 (opening July 8 at 6.30 pm) the group show Alungaesposizione - Spazi pubblici e privati nella fotografia (a project by Associazione Serra and Polifemo), a collective investigation of the space in its several different public and private expressions. Here's the list of photographers:

Roberto Apa
Marco Dapino

Raffaella Gentile

Alessandro Imbriaco e Fabio Severo (sounds familiar?)

Gabriele Rossi

Antonio Zambardino


Come and see!

Read More...