Sunday, May 16, 2010

Overdue

Skye Edge Lofts, Sheffield, 1981

As you may have noticed, the lansdcape is a recurrent element in the photographic works I write about here. That fine line between documentary and artistic photography, often described by those authors who choose to shape the urban and natural views in a personal vision, is exactly the place where the dilemma between taking or making a photograph can be solved: we see images of uncharted spaces in photographs speaking with a quiet voice, not afraid of eyes who might miss their countless little hidden treasures, and offer the gift of a broader perspective to those who choose to look closer, a chance for discovery.
John Davies is of course one of those photographers, and his mention is definitely an overdue one.

Garth Woods, Taffs Well, 1996

Come avrete già notato, il paesaggio è un tema ricorrente nei lavori fotografici qui citati. Quella linea sottile che divide la fotografia documentaria e quella più esplicitamente presentata come 'artistica', confine spesso chiamato in causa dagli stessi autori, è proprio quel momento in cui il dilemma del fare o del prendere una fotografia trova forse una possibile soluzione: nascono così immagini di spazi non tracciati, fotografie che parlano a bassa voce, senza paura di occhi che possano trascurare i loro tanti piccoli segreti nascosti, offrendo così in dono a chi resta a osservare la possibilità di una prospettiva più ampia, l'occasione di una scoperta.
John Davies è sicuramente uno di questi fotografi, e ricordarlo è semplicemente un omaggio dovuto, con qualche ritardo.

New Street Station, Birmingham, 2000

All images © John Davies

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