Tuesday, December 8, 2009

In the darkness of a space

Luca Andreoni and Antonio Fortugno, Tunnel 134, 2005

When you try to explore a photographic scene mostly through the Internet, what can happen is that by pure chance you fall into somebody you never heard of, born and living in your own country and who has been working solidly for the last 15 years at least. It is always a pleasant surprise to find new Italian photographers so rigorous, so into their own personal research and free from frills and catchy imagery as Luca Andreoni and his former photographic partner Antonio Fortugno prove to be with their investigations of the experience of places.

The subject is not inside the photograph, the subject is the photograph.

Luca Andreoni, Orridi 193, 2007

Quando si cerca di esplorare una scena fotografica principalmente attraverso Internet, quello che può accadere è di imbattersi in autori mai sentiti prima, nati e che lavorano nel proprio paese e che magari hanno alle spalle già almeno quindici anni di produzione di alto livello.
È sempre un piacere scoprire nuovi fotografi italiani così rigorosi e così dediti alla loro ricerca personale, senza strizzate d'occhio e effetti a buon mercato, come Luca Andreoni e Antonio Fortugno esprimono con le loro indagini sull'esperienza dei luoghi.

Il soggetto non è dentro la fotografia, il soggetto è la fotografia.

Luca Andreoni, Crepacci 143, 2008

1 comment:

Fulvio Bortolozzo said...

Ehilà nipotini di Ippolito!
Mi avrebbe fatto davvero piacere leggere una vostra personale opinione un po' articolata sull'approccio di Andreoni (e Fortugno) al fotografare. In particolare la frase: "Il soggetto non è dentro la fotografia, il soggetto è la fotografia", lasciata così a se stessa, mi appare più che altro come un "pizzino" per addetti ai lavori o, se volete una metafora elevata, un Kōan per aiutare la meditazione.

Un saluto caloroso.

Fulvio