Tuesday, December 22, 2009

Christmas gifts

The Becher Box © beierle + keijser

A few days ago I made myself a present (enriched by other goodies I will shortly illustrate you): I purchased a copy of the Becher Box by Norman Beierle & Hester Keijser (most of you will know them, have already heard about the box and know their awesome blog Mrs Deane), a set of twenty 13x17 cm (approx. 5x7 inch) dig­i­tal C-prints on Fuji DP II Glossy Pearl Paper from their Joghurt­becher series, where the Dutch duo remixes the Becher typologies in the funniest possible way.

Hester was so nice that she added a copy of their book Hier gebeurt nooit wat/Nothing ever happens here, basically their own reinterpretation of Joel Sternfeld's On This Site: twenty images depicting the sites where twenty sto­ries told by the res­i­dents of the town of Leeuwarder took place. The images are elegant low key urban landscapes, and the book is a delicious little object, from the cover (and the backcover with a sketchy groundglass) to the choice of paper and the sweet saddle-stitch binding.

Last but not least, Hester made me another surprise by shipping me the six posters collecting the portraits from their Mars 050 project, hilarious and yet sophisticated portraits showing exactly that kind of irony that I, as a glossy son of the Mediterranean sea, would call 'the Northern humour'.

Nothing nicer than blatantly promote the work made by friends: do I get something in return? Of course not, you suspicious misanthropes, it is simply really good stuff.

Front cover of Hier gebeurt nooit wat/Noth­ing ever hap­pens here © beierle + keijser

Alcuni giorni fa mi sono fatto un regalo (arricchito da alcune sorprese che vi illustrerò): ho acquistato una copia della Becher Box di Norman Beierle & Hester Keijser (molti di voi già conosceranno il loro lavoro come del resto il loro splendido blog Mrs Deane), un set di venti immagini 13x17 cm su carta Fuji DP II Glossy Pearl dalla loro serie Jogurtbecher, dove il duo olandese rilegge le tipologie dei coniugi Becher nel modo più buffo possibile.

Hester è stata così generosa da aggiungere una copia del loro libro Hier gebeurt nooit wat/Nothing ever happens here, la loro versione intima di On this Site di Joel Sternfeld, venti immagini di luoghi accompagnate da venti storie raccolte tra i residenti della città di Leeuwarder. Le immagini sono eleganti paesaggi urbani sottovoce, il llibro è un piccolo oggetto delizioso, dalla copertina (o il retro, con il disegno abbozzato di un vetro smerigliato) alla scelta della carta o all'artigianale rilegatura a filo.

Per ultimo, sono stato anche omaggiato dei sei poster che raccolgono i ritratti dal progetto Mars 050, immagini sofisticate e comiche al tempo stesso che esprimono perfettamente quello che da mediterraneo stereotipato definirei 'l'ironia delle genti del Nord'.

Niente di più piacevole che promuovere il lavoro degli amici: ci ricavo qualcosa? Certo che no, malpensanti, si tratta soltanto di riconoscere il bello fatto dagli altri.

Mars-050 poster project © beierle + keijser

2 comments:

F. said...

Bernd e Hilla Becher ci trasportano all’interno, ci addentrano attraverso “un modello di esperienze sequenziali” vale a dire un processo che collega un immagine o un incontro o un soggetto con il successivo e il successivo e il successivo. La fotografia viene utilizzata non tanto per le sue capacità di isolamento, ma piuttosto per creare una rete di immagini, che viste nel loro insieme forniscono una visione del mondo industriale. L’opera nel suo insieme racchiude un emozione intensa di malinconia senza nostalgia, di dolore storico, di lotte di classe combattute o sostenute, la meraviglia per la versatilità e la ricchezza dell’arte dell’ingegnere, la lucidità nel programma, una forte dignità, il rispetto per le cose e un immensa umiltà nell’auto-cancellazione.

Ora ci dovremmo chiedere se le confezioni di jogurt possono raggiungere lo stesso valore.

Ora ci dovremmo chiedere se beierle + keijser creano opere.

Il signor Yomo, il signor Galbani, il signor Granarolo……. ringraziano.

Fabio Severo said...

Credo proprio che l'obiettivo principale della serie sia il proliferare di altre tipologie, piuttosto che riflettere sull'opera nello specifico dei Becher, per la quale io comunque nelle confezioni di jogurt vedo un moto di ammirazione e riconoscenza - semplicemente espresse in una forma gentilmente ironica.
Basta guardare l'insieme dei lavori di beierle+keijser per vedere come la loro ricerca è si concettuale, ma con un'attenzione anche per le qualità percettive dell'immagine da non lasciare dubbi sul fatto che quando lavorano quello che vogliono realizzare sono 'opere'.